Fartlek , una tecnica da studiare ed adottare per migliorare dai 10 km alla mezza
- Ezio FAGOTTO
- 17 ott
- Tempo di lettura: 2 min
Il fartlek svedese: la libertà nella corsa.
Fartlek, termine svedese che significa “gioco di velocità”, nasce come forma di allenamento naturale e libera, senza tempi o distanze prefissate.
È un mezzo estremamente utile per chi prepara distanze dai 10 km fino alla mezza maratona, ma adattabile anche alla maratona nelle sue varianti più controllate.
A cosa serve
Il fartlek svedese può sostituire un allenamento medio o una seduta di ritmo variato.
L’obiettivo è allenare la capacità aerobica e la gestione del ritmo, alternando tratti più veloci e tratti di corsa lenta senza interruzioni.
Come si svolge
Le lunghezze e o i tempi di durata di ogni variazione non sono pre misurate: si decide “a sensazione”.
Gli allunghi più veloci durano da 30 secondi a 2 minuti circa, seguiti da tratti di corsa lenta o moderata.
La durata complessiva può andare dai 25 ai 50 minuti, a seconda del livello e della distanza preparata.
Ritmi di riferimento (indicativi)
Tratti veloci: 90–100% della SAN (soglia anaerobica o poco più lento del ritmo gara su una 10km).
Tratti lenti: 70–75% della SAN.
La corsa deve restare fluida: mai uno scatto, ma variazioni di ritmo progressive, controllate, sempre in corsa continua.
Per chi e quando usarlo
Ideale per chi prepara 10 km e mezza maratona, utile nei periodi di costruzione o transizione.
Ottimo per mantenere sensibilità al ritmo e migliorare la percezione dello sforzo.
In maratona si può usare in forma più lunga e regolare, come fartlek “esteso” o ritmo medio variato.
In sintesi
Il fartlek svedese unisce libertà e qualità: allena cuore, gambe e sensibilità al ritmo.
È una seduta di contenuto aerobico, ma con una forte componente mentale: saper gestire il ritmo senza riferimenti esterni significa imparare ad ascoltare il proprio corpo.
Buone corse






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